L'ANSIA E LA FOBIA SCOLASTICA NEI BAMBINI

La paura o l'ansia di andare a scuola riguarda un numero sempre maggiore di bambini in età scolare.
Essa si manifesta con pianti, tremori, mal di pancia e di testa, crisi di panico prima di varcare l'ingresso della classe, ma talvolta si manifesta già a casa prima di partire per andare a scuola. Spesso viene considerata un capriccio, una sorta di ribellione, una crisi evolutiva. Invece nasconde un disagio più profondo che colpisce bambini e ragazzi, dalle prime classi fino al liceo, e nei confronti di una istituzione scolastica, generalmente, accogliente e comprensiva.
Le possibili cause potrebbero essere: l'ansia da separazione, paura di episodi di bullismo, timore degli insegnanti, timore di avere brutti voti, timore di non essere all'altezza delle aspettative dei genitori.
Il fenomeno è stato sempre presente in tutte le epoche ma oggi è più visibile. Prima si andava a scuola a sei anni, magari i bambini non frequentavano neanche l'asilo e molti, come anche le mamme, vivevano male il distacco. Oggi parecchie cose sono cambiate, le madri vanno a lavorare e i bambini arrivano davanti alla scuola e dicono ciao senza problemi. Per questo i casi di fobia della scuola appaiono più evidenti. Bisogna però fare attenzione che non si stia enfatizzando una nuova malattia rendendo patologico un atteggiamento che è normale o comunque risolvibile.
Secondo gli esperti riguarda circa il 2 per cento dei bambini della scuola dell'obbligo. La fobia della scuola raggiunge dei picchi nei momenti chiave del percorso scolastico: tra i 5 e i 7 anni, all'inizio della scuola primaria, tra i 10 e gli 11 anni, all'inizio delle medie, e a partire dai 14 anni.
Se si presentano questi sintomi per circa 2 settimane consecutive è opportuno chiedere ad un esperto e comprendere quale possa essere la causa. Il tempo gioca un ruolo fondamentale, in quanto, se il bambino non riesce ad andare a scuola per circa un mese, diventerà più difficile farlo rientrare, proprio perchè la fobia può crescere. Questo non significa che il bambino non riuscirà ad andare a scuola, ma la tempistica per superare il problema diventa importante.

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