L'ANSIA PARENTE STRETTA DELLA PAURA
L'ansia è un' emozione
ed è una parente stretta della paura. L'ansia e la paura sono due emozioni
simili nella loro manifestazione fisiologica (attraverso sintomi fisici quali
tachicardia, respirazione affannosa, sudorazione, senso di nodo alla gola,
ecc.), entrambe sono la reazione ad una “minaccia” ma differiscono
sostanzialmente perché:
• la paura è una reazione emotiva ad un
pericolo reale
• l'ansia è una reazione emotiva ad un pericolo
percepito, non così ovvio agli occhi degli altri.
La paura.
Questa emozione è
scatenata da uno stimolo preciso e ben identificabile che ci raggiunge dal
mondo esterno (ad esempio, vedere un auto che improvvisamente invade la nostra
corsia in senso opposto e ci si dirige contro). Affrontiamo la paura con
specifici comportamenti di attacco o fuga (ad es. una manovra disperata per
evitare il pericolo dello scontro frontale nell’esempio precedente). Ed anche
quando la paura assume la forma patologica di fobia (ad esempio, l'aerofobia
cioè la paura di volare in aereo), esistono delle azioni difensive specifiche
che si possono intraprendere (ad esempio, usare un altro mezzo di trasporto)
per evitare che l’emozione si manifesti. La paura ha profonde origini evolutive
ed è un’emozione con una funzione specifica ed utile nel favorire la
sopravvivenza dei mammiferi, compresi gli esseri umani. Non e’ un caso che in
modo del tutto automatico proviamo paura per quelle che erano le tipiche
minacce alla sopravvivenza dei nostri lontani antenati (ad esempio, animali
feroci o dotati di veleno mortale, burroni e grandi altezze, persone che
manifestano aggressività, luoghi privi di vie di fuga come una grotta,…). I
meccanismi automatici che scatenano la paura sono in gran parte inconsci e
volti a mobilizzare in un istante le energie necessarie all’azione che evita il
pericolo
L’ansia.
Alcuni autori
definiscono l’ansia come una “paura non risolta”. Resta da esplorare quanto, in
un mondo dove gli stimoli che ci bombardano sono cresciuti a dismisura sia nel
numero che nella complessità rispetto alla situazione dei nostri lontani
antenati, il funzionamento di questi circuiti primitivi si adatti in modo
opportuno al nuovo ambiente e quanto possa invece contribuire a creare “paure
non risolte”.
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